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Aperitivi sotto accusa: convivialità o rischio per la salute?

Secondo un’indagine ISTAT del 2023, oltre il 38% degli italiani tra i 18 e i 44 anni consuma almeno un aperitivo a settimana.

Cosa dice davvero la scienza su alcol, snack e abitudini serali sempre più diffuse

Per molti è un rito irrinunciabile: un drink dopo il lavoro, due chiacchiere tra amici, un piattino pieno di stuzzichini. Ma quanto è salutare l’aperitivo, diventato ormai simbolo della socialità italiana?

Secondo ISTAT, quasi 4 italiani su 10 tra i 18 e i 44 anni fanno aperitivo almeno una volta a settimana. È un momento piacevole, certo, ma non privo di insidie.

Cosa succede davvero durante un aperitivo?

  • Un cocktail può contenere oltre 200 kcal
  • Snack salati e fritti aggiungono grassi saturi, sale e zuccheri
  • L’alcol, anche se moderato, è un cancerogeno certo (IARC)
  • Mindful shopping is about making informed choices when it comes to purchasing new items.

Secondo l’AIRC, non esiste una dose sicura di alcol per la prevenzione del cancro.

L’eccesso calorico di un solo aperitivo può superare le 800 kcal, influendo su peso, fegato e pressione arteriosa.

Aperitivo sano? Si può, con piccoli accorgimenti:

  • Scegli cocktail analcolici o “low alcohol”
  • Accompagna con acqua naturale
  • Prediligi olive, frutta secca non salata, crudité
  • Evita buffet illimitati
  • Limita la frequenza a 1–2 volte a settimana

Benessere è… cominciare da te

Alimentazione sana, movimento, mente serena: trova l’equilibrio.

E se imparassimo a gestirlo con consapevolezza?

L’aperitivo, se vissuto con equilibrio, può rimanere un momento piacevole e socialmente importante, senza compromettere la salute. Basta qualche piccola attenzione quotidiana.

Ecco alcune regole semplici e utili per renderlo più sano:

Prima dell’aperitivo

  • Non arrivare affamati: concedersi uno spuntino leggero nel pomeriggio (es. frutta fresca o yogurt) aiuta a evitare di abbuffarsi.

  • Bere acqua prima del drink: almeno 1–2 bicchieri aiutano a diluire l’alcol e rallentare l’assorbimento.

Durante l’aperitivo

  • Scegli con intelligenza il drink: meglio optare per bevande analcoliche (succhi, spremute, frullati, centrifughe). Se si consuma alcol, preferire cocktail a bassa gradazione, un flute di vino o una birra leggera.

  • Attenzione al cibo: privilegiare stuzzichini semplici, evitare fritti, salumi e salse caloriche.

E l’apericena? Anche lì si può fare meglio

Molti locali offrono il cosiddetto “apericena”: una formula che può sostituire la cena con più varietà, ma anche più insidie. Per renderla compatibile con uno stile di vita sano:

  • Scegli locali di qualità, non buffet infiniti: meglio pochi assaggi ben fatti che abbuffate improvvisate.
  • Punta su alimenti semplici e non elaborati, riducendo al minimo salse, fritti e cibi ultra-processati.

Attenzione alla frequenza e all’attività fisica

Due avvertenze importanti per chi ha fatto dell’aperitivo un’abitudine frequente:

  1. Non esagerare con la frequenza: troppi aperitivi possono alterare il senso del gusto e rompere l’equilibrio dei pasti principali.

  2. Muoversi è fondamentale: se il tuo tempo libero non prevede attività fisica, nessuna formula “light” sarà davvero efficace nel lungo periodo.

Conclusione:

L’aperitivo può restare un momento di piacere, se affrontato con consapevolezza.

È tempo di ripensarlo… in chiave wellness

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