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Meno obesità tra i bambini: a scuola funziona il metodo delle buone abitudini

Obesità infantile giù grazie a un progetto scolastico: alimentazione sana e attività fisica funzionano

Obesità infantile in calo, la svolta parte dalla scuola

Un calo del 33% nei tassi di obesità tra i bambini delle scuole primarie: è il risultato incoraggiante di un progetto sperimentale realizzato in alcune scuole italiane, che dimostra quanto le «buone abitudini» insegnate tra i banchi possano incidere sulla salute dei più piccoli.

Il programma, durato tre anni, ha coinvolto oltre 5.000 bambini tra i 6 e gli 11 anni, in diverse regioni italiane.

L’intervento ha combinato lezioni sull’alimentazione equilibrata, attività fisica regolare, merende sane in classe e momenti di educazione emotiva per contrastare il cosiddetto “eating emotivo”.

I risultati sono sorprendenti: nei gruppi che hanno seguito il percorso completo, la percentuale di bambini con obesità è scesa dal 12% all’8%.

È un dato straordinario che ci dimostra come la scuola possa essere un’alleata preziosa nella lotta all’obesità infantile.

Basta poco: un ambiente che sostiene scelte sane e fornisce strumenti educativi efficaci.

Le abitudini che funzionano

Tra le buone pratiche introdotte nelle scuole partecipanti figurano:

  • La sostituzione delle merendine confezionate con frutta fresca e pane integrale;

  • Sessioni quotidiane di movimento leggero (10-15 minuti) in classe o in cortile;

  • Laboratori di cucina e orto scolastico;

  • Coinvolgimento attivo delle famiglie con incontri e materiale informativo.

Ma il successo dell’iniziativa va oltre i numeri.

“I bambini hanno sviluppato maggiore consapevolezza delle loro scelte alimentari e mostrano entusiasmo nel raccontare ai genitori cosa hanno imparato,” spiega Maria Luisa Conti, insegnante in una delle scuole coinvolte.

“È un cambiamento culturale, non solo nutrizionale.”

Una sfida ancora parta

Nonostante il calo incoraggiante, l’obesità infantile resta un problema rilevante in Italia, dove un bambino su tre è in sovrappeso o obeso, secondo i dati del Ministero della Salute.

Le disparità sociali e geografiche pesano ancora molto: i tassi più alti si registrano nelle regioni del Sud e tra le famiglie a basso reddito.

Secondo gli esperti, il modello sperimentato nelle scuole potrebbe essere replicato su scala nazionale con costi contenuti.

Non servono grandi investimenti, ma una strategia condivisa tra scuola, sanità e famiglia.

I consigli da portare a casa

  • Offri una merenda sana: frutta fresca, yogurt bianco, pane e olio

  • Limita il tempo davanti agli schermi a meno di 2 ore al giorno

  • Favorisci almeno 1 ora al giorno di attività fisica, anche all’aperto

  • Coinvolgi tuo figlio nella preparazione dei pasti: lo aiuterà a scegliere meglio

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