Con l’approvazione definitiva, si apre ora la fase di attuazione: il Governo e le regioni dovranno tradurre gli intenti della legge in interventi concreti.
Il Senato ha approvato con voto per alzata di mano il disegno di legge sulla cura e prevenzione dell’obesità, confermando integralmente il testo già passato alla Camera.
Le opposizioni si sono astenute.
Cosa prevede la nuova legge
La normativa introduce innanzitutto il riconoscimento dell’obesità come malattia, sancendo che le prestazioni assistenziali per chi ne soffre saranno inserite nei Livelli essenziali di assistenza (LEA) e saranno a carico del Servizio sanitario nazionale.
Tra gli altri elementi centrali del provvedimento:
un programma nazionale dedicato al disturbo dell’obesità, con azioni coordinate.
un piano di formazione rivolto a medici e pediatri, con l’obiettivo di aumentarne competenze su diagnosi, prevenzione e cura dell’obesità.
l’istituzione, presso il Ministero della Salute, di un Osservatorio per lo studio dell’obesità, con il compito di monitorare l’andamento dei dati, studiare fenomeni, promuovere campagne di sensibilizzazione e stili di vita salutari.
Il testo è pensato con un approccio “integrato”, che non si limita alla cura medica, ma include elementi di prevenzione, istruzione e cambiamento culturale nei modelli di alimentazione e attività fisica.

Dati sull’obesità in Italia
Secondo le stime riportate nel testo:
Circa il 12 % degli adulti in Italia è affetto da obesità, che corrisponde a circa sei milioni di persone.
Inoltre, circa il 40 % della popolazione adulta è in sovrappeso.
Il fenomeno riguarda anche i più giovani: si stima che circa il 30 % dei bambini italiani abbia problemi di sovrappeso o obesità.
Reazioni politiche
La maggioranza ha votato compatta per l’approvazione, sostenendo l’urgenza di un intervento organico per far fronte a una condizione che incide profondamente sulla salute pubblica.
Le opposizioni, pur non opponendosi formalmente, hanno scelto di astenersi, contestando alcuni aspetti del testo, come la sua impostazione centralizzata e il rischio che le regioni siano messe in difficoltà nell’applicazione pratica delle misure.
Sfide e prospettive
La nuova legge rappresenta un passo significativo, ma le criticità da affrontare sono molte:
La disponibilità effettiva di risorse finanziarie sufficienti per attuare le misure regionali e locali.
La capacità delle regioni, specialmente in aree con risorse più scarse, di potenziare strutture, servizi e professionalità per far funzionare concretamente i percorsi di cura e prevenzione.
Il coinvolgimento delle famiglie, delle scuole e delle comunità nel promuovere modelli alimentari equilibrati e stili di vita attivi.
Il monitoraggio costante da parte dell’Osservatorio per valutare l’efficacia delle misure e correggere eventuali criticità.
Con l’approvazione definitiva, si apre ora la fase di attuazione: il Governo e le regioni dovranno tradurre gli intenti della legge in interventi concreti, affinché il riconoscimento dell’obesità come malattia non resti solo sul piano formale, ma generi un impatto reale sulla salute dei cittadini.
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